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Come ottenere il riconoscimento e il risarcimento per malattie non tabellate INAIL

Come ottenere il riconoscimento e il risarcimento per malattie non tabellate INAIL

Per ottenere il riconoscimento e il risarcimento per malattie non tabellate presso l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), รจ fondamentale seguire una serie di passaggi legali e amministrativi.

Gli immigrati che lavorano in Italia devono presentare una domanda dettagliata, accompagnata da tutta la documentazione medica necessaria per dimostrare il nesso causale tra la malattia e l’attivitร  lavorativa svolta.

รˆ importante seguire attentamente la procedura e le indicazioni dell’INAIL. Consulta un patronato o un avvocato specializzato per garantire che tutti i requisiti siano soddisfatti e che la domanda sia presentata correttamente.

Cosa sono le malattie non tabellate INAIL?

Le malattie non tabellate sono patologie professionali che non sono incluse nelle tabelle delle malattie professionali predisposte dall’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).

Queste tabelle elencano, infatti, specifiche malattie correlate a determinate attivitร  lavorative, per le quali il nesso causale tra lavoro e malattia รจ presunto in modo automatico.

Tuttavia, ci sono molte altre patologie che, pur non essendo tabellate, possono essere una conseguenza spiacevole dell’esposizione a rischi lavorativi in alcuni settori.

Per ottenere il riconoscimento di una malattia non tabellata, il lavoratore deve dimostrare il nesso causale tra l’attivitร  svolta e la patologia, perchรฉ non viene presunto. Come deve procedere?

Come ottenere il risarcimento per malattie non tabellate INAIL?

Innanzitutto questi lavoratori devono mettere da parte e conservare tutta la documentazione dettagliata, compresi certificati medici, relazioni cliniche e, spesso, perizie tecniche che attestino come le condizioni di lavoro abbiano contribuito allo sviluppo della malattia professionale.

La procedura di riconoscimento รจ complessa e richiede un’accurata valutazione da parte dei medici legali e dei tecnici dell’INAIL. Una volta riconosciuta, la malattia non tabellata dร  diritto alle stesse prestazioni previste per le malattie tabellate, come indennizzi economici, prestazioni sanitarie e, nei casi piรน gravi, rendite vitalizie.

รˆ fondamentale che i lavoratori siano informati sui loro diritti e sulle procedure da seguire per ottenere il riconoscimento delle malattie non tabellate, al fine da poter ottenere tutela e giustizia, anche per i rischi professionali non riconosciuti.

L’assistenza di un legale specializzato รจ determinante per rispettare le complesse procedure burocratiche e ottenere il giusto risarcimento.

Ecco alcuni esempi di sentenze che hanno portato l’INAIL a pagare per malattie non tabellate

La giurisprudenza italiana ha offerto negli ultimi anni numerosi precedenti che confermano la possibilitร  per i lavoratori di ottenere il riconoscimento di malattie professionali non tabellate e, conseguentemente, il relativo indennizzo da parte dell’INAIL.

  • Tribunale di Civitavecchia, sentenza n. 474/2020: in questo caso, il Giudice del lavoro di Civitavecchia ha riconosciuto il nesso causale tra l’attivitร  lavorativa svolta e la patologia sviluppata dal lavoratore, pur non essendo quest’ultima ricompresa nell’elenco delle malattie professionali tabellate. La sentenza ha sottolineato l’importanza di una rigorosa valutazione delle prove, per stabilire con ragionevole certezza l’origine professionale della malattia.
  • Corte di Cassazione, sentenza n. 5816/2021: la Suprema Corte ha ribadito il principio secondo cui, per ottenere il riconoscimento di una malattia professionale non tabellata, il lavoratore deve fornire elementi probatori sufficienti a dimostrare un rilevante grado di probabilitร  del nesso causale tra la patologia e l’esposizione a fattori di rischio connessi all’attivitร  lavorativa.
  • Tribunale di Crotone, sentenza n. 370/2022: in questo caso, il Tribunale di Crotone ha accolto la domanda di risarcimento presentata dagli eredi di un lavoratore deceduto a causa di una malattia multifattoriale, e ha riconosciuto l’origine professionale della patologia, liquidando l’indennizzo a carico dell’INAIL.

Questi precedenti giurisprudenziali confermano come il sistema giuridico italiano sia in grado di garantire un’adeguata tutela ai lavoratori che sviluppano malattie professionali, anche in assenza di una espressa previsione normativa. Il riconoscimento di tale diritto รจ un importante passo avanti verso una sempre maggiore tutela della salute dei lavoratori e una piรน equa distribuzione degli oneri connessi ai rischi professionali.

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