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Il risarcimento per i danni subiti a causa del mobbing sul lavoro

Come abbiamo già chiarito in un precedente articolo del nostro blog, il mobbing consiste in una serie di atteggiamenti e di comportamenti messi in pratica dal datore di lavoro o da altri colleghi nei confronti di un lavoratore, causando così la sua esclusione e la sua emarginazione dal contesto lavorativo. Il mobbing è da considerare a tutti gli effetti un atto illecito e, in quanto tale, prevede un risarcimento per i danni subiti. Ma come si chiede un risarcimento del danno subito dal mobbing sul lavoro? E qual è l’ammontare del risarcimento per i danni subiti a causa del mobbing sul lavoro? Queste sono le due domande a cui risponderemo nei seguenti paragrafi, solo dopo aver chiarito in che cosa consiste il danno da mobbing, perchè denunciare il mobbing e quali sono le condotte che costituiscono questo reato.

Le diverse tipologie di danno da mobbing sul lavoro

Dal momento che il mobbing sul lavoro causa non pochi danni nel lavoratore che viene mobbizzato, potremmo dire a tutti gli effetti che il mobbing (oltre a costituire un atto illecito e un reato) ha le stesse parvenze di una malattia professionale. Così come nel caso delle malattie professionali, quindi, il mobbing sul lavoro può causare i seguenti danni al lavoratore che lo subisce:

  • il danno patrimoniale, inteso come tutte le conseguenze economiche causate dal mobbing sul lavoro, tra cui abbiamo per esempio le spese per le cure mediche;
  • il danno non patrimoniale, inteso come il danno psicofisico causato al lavoratore mobbizzato;

Le condotte che costituiscono il mobbing sul lavoro

Le tipologie di danno che abbiamo appena analizzato trovano il loro terreno fertile nelle condotte che costituiscono il mobbing sul lavoro e che vengono messe in atto al fine di escludere o di emarginare un lavoratore dal suo stesso contesto e ambiente lavorativo. Tra queste condotte, troviamo senza dubbio le seguenti:

  • continue critiche, a volte anche non giustificate, nei confronti del lavoro svolto dal soggetto mobbizzato;
  • emarginazione ed esclusione del soggetto mobbizzato, che sono anche il fine ultimo della pratica del mobbing;
  • demansionamento o incarichi di lavoro troppo pesanti nei confronti del lavoratore mobbizzato;
  • attacco alla persona nei confronti del lavoratore mobbizzato, di cui la figura personale e sociale viene colpita da offese e/o da falsità.

Come chiedere il risarcimento del danno causato dal mobbing sul lavoro

Come già anticipato nell’articolo precedente, per poter richiedere e ricevere il risarcimento del danno causato dal mobbing, è necessario che il lavoratore mobbizzato porti delle prove che dimostrino i danni subiti da questa pratica. Per avere queste prove, il soggetto mobbizzato deve affidarsi ad un personale medico, che attesti tramite certificazione medica la menomazione dell’integrità psicologica e fisica del soggetto, che può essere manifestata attraverso sintomi come l’ansia, la depressione, la perdita di autostima e in alcuni casi l’eccessiva magrezza o l’obesità.

Quindi, per avviare le pratiche di richiesta di risarcimento danni, la vittima di mobbing deve presentare dei referti medici che attestino innanzitutto il tipo di patologia sviluppata e, inoltre, anche il nesso di causalità tra tale patologia e il suo ambiente lavorativo.

Nel pratico, questa richiesta di risarcimento danni deve iniziare con la scrittura di una lettera al datore di lavoro, in cui il lavoratore mobbizzato fa espressa richiesta di questo risarcimento: in molti casi, questa lettera non frutta i risultati sperati e viene ignorata dal datore di lavoro.

Per questo motivo, la seconda fase prevede il ricorso ad un giudice del lavoro, a cui viene chiesto di accertare il mobbing e di condannare l’azienda all’effettivo risarcimento di danni per mobbing sul lavoro. 

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Qual è l’ammontare del risarcimento del danno causato dal mobbing sul lavoro

Rispondere in maniera generica alla domanda sottointesa nel titolo di questo paragrafo non solo non è facile, ma non è nemmeno possibile, dal momento che l’ammontare del risarcimento del danno causato dal mobbing sul lavoro varia a seconda delle situazioni e a seconda del danno subito.

Il risarcimento danni più facile da calcolare è sicuramente quello legato al danno patrimoniale, che è rappresentato dalle varie spese sostenute dal lavoratore mobbizzato per le spese mediche a seguito del mobbing sul lavoro; all’interno di questa categoria, inoltre, rientrano anche le diminuzioni di stipendio o la perdita totale di quest’ultimo, a causa di un demansionamento o di un licenziamento, causati proprio dal mobbing sul lavoro.

Per quanto riguarda, invece, il danno biologico, per poter calcolare il risarcimento danni è giusto fare riferimento alla percentuale del danno psicologico e fisico subito dal soggetto mobbizzato, che deve essere accertata da una perizia medico-legale.

In ultimo, il danno non patrimoniale viene suddiviso in danno esistenziale in danno morale: il danno esistenziale è risarcibile, dal momento che a causa del mobbing sul lavoro viene violato il diritto alla salute del lavoratore mobbizzato; il danno morale, invece, subentra solo nel caso in cui il mobbing sul lavoro si tramuti in un vero e proprio reato.  Pensi di essere vittima di mobbing? Non aspettare ancora e rivolgiti al nostro Studio Legale per richiedere una valutazione gratuita del tuo caso. Siamo specializzati risarcimento danni Torino ma, grazie ad un network di professionisti sul territorio e ai moderni strumenti di comunicazione a distanza, possiamo assisterti in tutta Italia.

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