Morte del feto per responsabilità medica: come ottenere un giusto risarcimento
La malasanità è un problema grave in Italia, e molte persone si ritrovano a essere vittime di errori medici che causano danni irreversibili. Gli errori medici possono avere conseguenze devastanti per i pazienti e le loro famiglie, ma è importante sapere che esiste la possibilità di ottenere un risarcimento. In questo articolo, esamineremo i dettagli della responsabilità medica in caso di morte del feto per errori medici e come ottenere un giusto risarcimento.
Morte del feto e risarcimento: i fondamenti legali
In Italia, la Legge 24/2017, conosciuta come Legge Gelli, stabilisce che le strutture sanitarie sono responsabili dei danni causati dai medici che lavorano all’interno di esse, anche se i medici non sono dipendenti diretti della struttura. Questo significa che, in caso di errori medici che portano alla morte del feto, sia i medici che la struttura ospedaliera possono essere chiamati a rispondere legalmente per il danno.
La possibilità di risarcimento per la morte del feto
La morte del feto a causa di errori medici può verificarsi in diverse circostanze, come ad esempio a causa di una diagnosi ecografica tardiva, errori durante un parto cesareo o errori in un parto naturale che portano a un’asfissia del bambino. Recentemente, la Corte di Cassazione ha affrontato questo problema in una sentenza del 2020 (Corte di Cassazione – III sez. civ. – sentenza n. 22859 del 2020). In questo caso, una madre aveva dato alla luce un feto già deceduto e aveva attribuito la responsabilità agli operatori sanitari. I giudici di merito avevano condannato la struttura sanitaria al risarcimento del danno da feto morto.
La Corte di Cassazione, sebbene abbia riconosciuto che la perdita del feto non può essere equiparata a quella di un figlio nato vivo, ha comunque ammesso il riconoscimento di un risarcimento ai genitori e ai nonni del feto morto. Questo risarcimento si basa sulla potenziale relazione affettiva tra il feto, i genitori e i parenti.
La valutazione del danno per la morte del feto
La valutazione del danno da feto morto è un processo cruciale per determinare l’entità del risarcimento. Poiché si tratta di un danno non patrimoniale, il giudice utilizza il proprio apprezzamento discrezionale e si rifà spesso alle cosiddette “tabelle milanesi” per stabilire l’importo dovuto. Queste tabelle forniscono valori indicativi per calcolare gli importi in base alla tipologia e all’entità del danno.
Nel caso precedentemente menzionato (Cassazione – III sez. civ. – sentenza n. 22859 del 2020), la Corte di Cassazione ha liquidato il danno da feto morto per un importo complessivo di euro 82.000 ai genitori e ai nonni del feto. È importante sottolineare che le tabelle milanesi vengono utilizzate come regole integratrici del concetto di equità, al fine di circoscrivere la discrezionalità del giudice.
Morte del feto: come agire per ottenere un risarcimento dalla struttura sanitaria
Il primo passo per ottenere un risarcimento in caso di morte del feto a causa di errori medici è consultare un avvocato esperto in malasanità. Successivamente, è necessario fornire prove dell’esistenza di un rapporto contrattuale tra il paziente e il medico, del danno subito e del nesso causale tra l’errore medico e il danno. La struttura sanitaria o il medico saranno chiamati a dimostrare di aver adempiuto correttamente ai loro doveri o che l’errore non è loro imputabile. In caso di danni causati da errori medici, il risarcimento è dovuto a meno che il medico dimostri di aver fatto “l’umanamente possibile” per evitarlo.
Prescrizione e tempi per agire
È fondamentale rispettare i tempi di prescrizione per agire in caso di malasanità. Ecco i limiti temporali da considerare:
- 10 anni di tempo per la prescrizione di un danno causato dalla struttura ospedaliera.
- 5 anni per la prescrizione di un danno causato da un medico che opera all’interno della stessa struttura sanitaria.
- 10 anni per la prescrizione di un danno causato da un medico che opera in regime privatistico contrattuale.
Questi termini iniziano a decorrere dal momento in cui il danno diventa evidente o dall’errore medico.
Differenze nella tutela risarcitoria tra morte del feto, nascituro e non nascituro
In caso di errore medico che porta alla morte del feto, la Corte di Cassazione ha stabilito una distinzione importante. La morte del feto viene considerata il venir meno di una relazione affettiva potenziale tra i genitori e il feto, ma non può essere equiparata alla morte di un figlio nato vivo. Questo principio si basa sull’idea che il figlio morto prima della nascita non rappresenti un danno significativo nella vita dei futuri genitori.
Tuttavia, esistono incongruenze nella tutela risarcitoria tra la morte del feto, del nascituro e del non nascituro. Ad esempio, mentre la morte del nascituro riceve una tutela contrattuale rafforzata, la morte del non nascituro o del genitore non ottiene lo stesso trattamento. Queste incongruenze sollevano interrogativi sul sistema legale e sulla giustizia nel risarcimento dei danni Torino.
L’applicazione pratica dei principi legali può spesso portare a risultati paradossali. La legge sembra trattare in modo diverso casi simili, a seconda delle circostanze specifiche. Ad esempio, il padre di un nascituro deceduto ha diritto a una tutela rafforzata, nonostante il rapporto con il figlio non si sia ancora consolidato. D’altra parte, il padre di un figlio non nascituro o il figlio stesso, nel caso di morte del genitore, ricevono una tutela meno robusta, nonostante abbiano un legame di affetto consolidato che si è sviluppato nel corso degli anni di convivenza.
Queste discrepanze sollevano interrogativi sulle normative vigenti e la loro coerenza nella tutela risarcitoria. È importante che il sistema legale affronti queste questioni in modo più equo ed equilibrato per garantire una giustizia completa per le vittime di errori medici e per le loro famiglie.
Conclusioni
La morte del feto a causa di responsabilità medica è un evento traumatico che può avere gravi conseguenze emotive e psicologiche per i genitori e i parenti coinvolti. Tuttavia, la Legge Gelli offre una base legale per cercare un giusto risarcimento in caso di errore medico. È importante consultare un avvocato esperto in malasanità per guidarti attraverso il processo e proteggere i tuoi diritti. Il nostro studio legale, Bombaci & Partners, è specializzato in risarcimenti da malasanità e è qui per aiutarti. Contattaci oggi stesso per una consulenza legale gratuita e per perseguire la giustizia che meriti. Non esitare, i tuoi diritti sono importanti e devono essere difesi adeguatamente.
teresa de stefano05/09/2023Ho trovato l'avvocato Bombaci: competente, disponibile e conciso.Fulvio Fulvio14/08/2023Ottimo lavoro svolto per il recupero danni assicurativi! Intermediazione legale perfetta. Consiglio vivamente.Andrea Giordano21/07/2023Avvocato preparatissimo, molto chiaro e disponibileisabella ventrice14/07/2023Se si potessero dare 10 stelle lo farei. Ho avuto un problema con la mia dipendente, ho chiamato l’avvocato Alessio Bombaci e lo stesso giorno è riuscito a trovare il tempo per ascoltare la mia problematica e cercare di risolverla. Molto professionale e si vede molto che è una persona che sa quello che fa. E se per caso non è convinto di qualcosa, fa in modo subito di capire quel che é giusto. Più che onesto e disponibile per risolvere quello che mi é successo, si vede che fa il suo lavoro con passione. S dovessi consigliarlo assolutamente SI. Grazie !abe ada23/06/2023GentilissimoElisa Salvadego12/06/2023Persona molto competente ed estremamente disponibile.maryna nimizhan10/06/2023Consiglio questo studio legale perché ho riscontrato dei professionisti competenti e onesti.Sandro Lapunzina30/03/2023Consulenza davvero impeccabile. Tutto mi è stato spiegato con calma e nei minimi dettagli. Grazie milleValutazione complessiva Google 5.0 su 5, in base a 64 recensioni
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