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Cos’è il danno differenziale INAIL e come ottenere il risarcimento completo

Cos’è il danno differenziale INAIL e come ottenere il risarcimento completo

Subire un infortunio sul lavoro è un evento traumatico non solo perché causa dolore fisico e psicologico, ma anche perché può avere ripercussioni significative sulla vita lavorativa di una persona.

L’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, ha il compito di erogare gli indennizzi economici per risarcire i lavoratori vittime di incidenti sul lavoro o malattie professionali.

Tuttavia, spesso l’indennizzo INAIL non copre integralmente tutti i danni subiti. Come fare, allora, per ottenere un risarcimento completo? In questi casi, è fondamentale richiedere il risarcimento del danno differenziale, ovvero la differenza tra quanto riconosciuto dall’INAIL e il danno effettivamente subito.

Per ottenere il risarcimento completo, è fondamentale rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro, che potrà valutare il caso specifico e assisterti in tutte le procedure necessarie.

In questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie. 

Cos’è il danno differenziale e quali danni comprende

Il danno differenziale rappresenta la differenza tra l’indennizzo erogato dall’INAIL a seguito di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale e il danno effettivamente subito dal lavoratore.

In altre parole, mentre l’INAIL risarcisce principalmente la perdita della capacità lavorativa, il danno differenziale comprende una serie più ampia di pregiudizi subiti dalla vittima, che non sempre vengono coperte dall’INAIL.

Tra le componenti del danno differenziale si possono individuare:

  • il danno biologico temporaneo (dovuto al periodo di inabilità temporanea);
  • il danno biologico permanente (relativo a menomazioni fisiche o psichiche stabili);
  • il danno morale (connesso alla sofferenza psicologica);
  • l danno esistenziale (legato alla limitazione delle attività quotidiane);
  • il danno patrimoniale (riferito alle perdite economiche ulteriori rispetto a quelle già risarcite dall’INAIL).

La quantificazione del danno differenziale è un’operazione complessa che richiede una valutazione caso per caso. Tiene conto di vari fattori, tra cui la gravità dell’infortunio e quali sono le conseguenze sulla vita della persona.

È importante sottolineare che il risarcimento del danno differenziale è un diritto del lavoratore infortunato. Per ottenere tale risarcimento, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in materia, che possa assisterti in tutte le fasi della procedura.

Come funziona la procedura di richiesta del risarcimento

La procedura per richiedere il risarcimento del danno differenziale necessita dell’assistenza di un avvocato specializzato in diritto del lavoro.

Il legale, dopo aver raccolto tutta la documentazione necessaria (certificati medici, cartelle cliniche, documentazione INAIL, ecc.), procederà alla quantificazione del danno subito dal lavoratore, tenendo conto di tutte le voci risarcibili.

Successivamente formulerà una richiesta risarcitoria da presentare al datore di lavoro o alla sua compagnia assicurativa. Si tenterà, dunque, di raggiungere un accordo bonario.

Nel caso in cui non ci sia alcun accordo, sarà necessario adire le vie legali, attraverso l’instaurazione di un giudizio civile. I tempi per ottenere un risarcimento possono variare a seconda della complessità del caso e dell’iter procedurale.

È consigliabile rivolgersi tempestivamente a un professionista per tutelare al meglio i propri diritti e ottenere il giusto indennizzo.

Quali sono i tempi per ottenere il risarcimento

I tempi per ottenere il risarcimento del danno differenziale sono variabili e dipendono da diversi fattori, come la complessità del caso, la quantità di documentazione richiesta, la collaborazione delle parti coinvolte e l’efficienza del sistema giudiziario.
Inizialmente, si cerca di raggiungere un accordo stragiudiziale con il datore di lavoro o la sua compagnia assicurativa, ma questa fase può richiedere molto tempo.
Se non si riesce a trovare un accordo, sarà necessario avviare un procedimento legale civile, che può prolungare ulteriormente i tempi a causa del carico di lavoro dei tribunali e delle numerose udienze necessarie. Possono volerci anche anni.

Quali sono i documenti necessari per richiedere il risarcimento del danno differenziale?

I documenti necessari variano a seconda del caso specifico e delle richieste dell’avvocato. In linea generale, però, di solito servono i seguenti documenti:

  • Certificato medico: un certificato medico dettagliato che attesti l’entità del danno biologico subito, sia esso temporaneo o permanente.
  • Cartelle cliniche: tutte le cartelle cliniche relative alle cure mediche ricevute a seguito dell’infortunio, compresi referti di visite specialistiche, esami diagnostici e terapie effettuate.
  • Certificazione INAIL: la certificazione rilasciata dall’INAIL che attesta l’entità dell’indennizzo riconosciuto e le voci di danno coperte.
  • Buste paga: per dimostrare il reddito percepito prima dell’evento dannoso.
  • Preventivi o fatture: qualsiasi documento che attesti le spese sostenute in conseguenza dell’infortunio, come ad esempio spese mediche non rimborsate, ausili per la vita quotidiana o adattamenti all’ambiente domestico.
  • Contratto di lavoro: il contratto di lavoro che dimostra il rapporto di lavoro esistente al momento dell’infortunio.
  • Tesserino INAIL: il tesserino INAIL del lavoratore.

Ripetiamo che questa non è una lista esaustiva. Sarà l’avvocato incaricato di seguire la pratica a indicare con precisione quali documenti serviranno.

Se hai subito un infortunio sul lavoro e vuoi ricevere assistenza legale qualificata per ottenere il danno differenziale, ti invitiamo a contattare lo Studio Legale Bombaci & Partners, chiamando o compilando il form di contatto.

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