Esposizione ad antiblastici

14 Gennaio 2022

I farmaci che vengono impiegati in chemioterapia antitumorale, sono sostanze che hanno lo scopo di inibire la proliferazione di cellule del tumore adottando via differenti. Di solito i genotossici essendo molto potenti, attaccano anche i normali tessuti che proliferano più facilmente, come ad esempio l’epitelio intestinale e il midollo osseo. I gruppi di chemioterapici maggiormente impiegati sono i seguenti:

  • agenti alchilanti;
  • antimetaboliti;
  • antibiotici;
  • antimitotici;
  • enzimi

Ma queste sostanze per quanto efficaci a bloccare la proliferazione di cellule tumorali, sono altamente dannose per il nostro organismo. Gli antiblastici in particolare possono danneggiare cute e mucose in modo invasivo, generare reazioni allergiche o addirittura necrosi di tessuti.

Sintomatologia: reazioni ad esposizione antiblastici

Il vomito di solito rappresenta uno dei sintomi primari dopo un’esposizione ad antiblastici, o un’assunzione degli stessi. Questo può essere sia acuto che tardivo, ma anche anticipatorio.

Per quanto riguarda il vomito tardivo, di solito si manifesta in seguito all’assunzione di un farmaco.

Quello acuto raggiunge invece il suo picco di intensità, dopo il terzo giorno di solito.

Infine il vomito anticipatorio non è causato dall’assunzione di farmaci, ma è dipeso dall’ambiente in cui il paziente svolge la sua terapia ed è di origine psicologica.

Fattori di rischio e cause: cosa sapere

I principali fattori di rischio nell’avere complicazioni dopo un’esposizione o assunzione di chemioterapici e antiblastici, sono:

  • l'età del paziente;
  • predisposizione soggettiva, sensibilità quindi a principi attivi;
  • alcolismo del soggetto.

I chemioterapici e antiblastici (Ca) possono risultare dannosi per l’organismo, in quanto come sopra riportato, non agiscono in modo selettivo sulle cellule tumorali. Viene quindi riconosciuto un grado di mutagenicità e cancerogenicità degli antiblastici.

Tuttavia da un punto di vista legale non rientrano nello spazio di applicazione del Titolo IX, del d.lgs. 81/2008, che li farebbe rientrare tra le sostanze pericolose. Ciò però non esclude che i datori di lavoro siano ugualmente tenuti a valutare i rischi legati all’uso di queste sostanze.

Le figure sanitarie devono tutelare il paziente, in quanto gli antiblastici sono stati riconosciuti dalla Iarc come sostanze dannose per l’organismo.

Diagnosi e trattamenti

Il trattamento delle complicazioni da assunzione o esposizione ad antiblastici, non è facile da gestire, in quanto muta da soggetto a soggetto.

La diagnosi prevede degli specifici esami post-chemioterapici per valutare l’effettiva entità della risposta dell’organismo. Anche la figura sanitaria può essere esposta a sviluppare delle risposte all’esposizione ad antiblastici, per questa ragione è bene seguire alcune misure specifiche:

  • mantenere un certo grado di igienicità dei laboratori o ambienti di lavoro;
  • utilizzare adeguati strumenti protettivi;
  • assumere dei comportamenti di sicurezza da parte degli operatori sanitari.

 

Pensi di avere diritto a un risarcimento per una malattia professionale?

Richiedi una pre-analisi gratuita del tuo caso

 

Risarcimento danni per esposizione ad antiblastici

L’esposizione ad antiblastici può essere dannosa anche per gli operatori sanitari, i quali possono essere risarciti del danno nella misura in cui l’ambiente di lavoro non sia risultato adeguato alla manipolazione di chemioterapici. È importante diventare responsabili e consapevoli in relazione ai rischi che questi farmaci possono avere sulla persona.

È sempre opportuno affidarsi ad un team di esperti, per capire con certezza come muoversi. Anche se la legge non esplicita che la natura di queste sostanze sia tossica, esistono alternative legali che fanno riferimento alla tutela del lavoratore. Facendo appello ai diritti del lavoratore, infatti, è possibile ottenere un indennizzo pari all’entità della malattia professionale che è stata contratta.

Lo Studio Legale Bombaci & Partners è in grado di assistere in modo professionale ed efficace tutti coloro che abbiano riportato danni da esposizione ad antiblastici, al fine di ottenere un equo risarcimento danni Torino

Vittima di malattia professionale?

Richiedi subito la nostra assistenza legale. Insieme possiamo ottenere giustizia!


Altri articoli

Danni da vaccino Covid-19? Ecco le possibili tutele

Dalla fine di febbraio 2021 le Tv nazionali hanno iniziato a diffondere notizie di decessi e reazione avverse in persone che si erano sottoposte a vaccinazione Covid-19. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), da un lato continua a negare l’esistenza di un nesso di causa tra vaccino ed eventi avv...

Caduta

Risarcimento Danni per Caduta a Torino: informazioni e consulenza su StudioLegaleRisarcimentoDanni.it degli avvocati Bombaci e Laganà In materia di infortuni spesso il danneggiato ha diritto a ricevere, dal presunto responsabile, un risarcimento danni se sussistono determinati requisiti. Per ese...

Parente morto in un incidente con un ubriaco: il giusto risarcimento

Se un membro della famiglia o una persona cara sono coinvolti in un incidente mortale causato da un guidatore in stato di ebbrezza, gli effetti sono devastanti. La guida in stato di ebbrezza è un reato punibile e se qualcuno al volante di un'auto sotto l'effetto di alcol provocasse la morte per g...

Causa civile per risarcimento danni morali: come chiedere il risarcimento?

Riferimenti normativi e caratteristiche generali Nell'ordinamento italiano la maggior parte delle norme in tema di risarcimento danni derivano dal codice civile. Vengono in rilievo, a tal proposito, l'art. 2043 e l'art. 1223: entrambi si riferiscono a due tipi diversi di responsabilità e si diff...

©2021 Tutti i diritti riservati. Realizzato da Gabriele Pantaleo.