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Esposizione ad antiblastici

I farmaci che vengono impiegati in chemioterapia antitumorale, sono sostanze che hanno lo scopo di inibire la proliferazione di cellule del tumore adottando via differenti. Di solito i genotossici essendo molto potenti, attaccano anche i normali tessuti che proliferano più facilmente, come ad esempio l’epitelio intestinale e il midollo osseo. I gruppi di chemioterapici maggiormente impiegati sono i seguenti:

  • agenti alchilanti;
  • antimetaboliti;
  • antibiotici;
  • antimitotici;
  • enzimi

Ma queste sostanze per quanto efficaci a bloccare la proliferazione di cellule tumorali, sono altamente dannose per il nostro organismo. Gli antiblastici in particolare possono danneggiare cute e mucose in modo invasivo, generare reazioni allergiche o addirittura necrosi di tessuti.

Sintomatologia: reazioni ad esposizione antiblastici

Il vomito di solito rappresenta uno dei sintomi primari dopo un’esposizione ad antiblastici, o un’assunzione degli stessi. Questo può essere sia acuto che tardivo, ma anche anticipatorio.

Per quanto riguarda il vomito tardivo, di solito si manifesta in seguito all’assunzione di un farmaco.

Quello acuto raggiunge invece il suo picco di intensità, dopo il terzo giorno di solito.

Infine il vomito anticipatorio non è causato dall’assunzione di farmaci, ma è dipeso dall’ambiente in cui il paziente svolge la sua terapia ed è di origine psicologica.

Fattori di rischio e cause: cosa sapere

I principali fattori di rischio nell’avere complicazioni dopo un’esposizione o assunzione di chemioterapici e antiblastici, sono:

  • l’età del paziente;
  • predisposizione soggettiva, sensibilità quindi a principi attivi;
  • alcolismo del soggetto.

I chemioterapici e antiblastici (Ca) possono risultare dannosi per l’organismo, in quanto come sopra riportato, non agiscono in modo selettivo sulle cellule tumorali. Viene quindi riconosciuto un grado di mutagenicità e cancerogenicità degli antiblastici.

Tuttavia da un punto di vista legale non rientrano nello spazio di applicazione del Titolo IX, del d.lgs. 81/2008, che li farebbe rientrare tra le sostanze pericolose. Ciò però non esclude che i datori di lavoro siano ugualmente tenuti a valutare i rischi legati all’uso di queste sostanze.

Le figure sanitarie devono tutelare il paziente, in quanto gli antiblastici sono stati riconosciuti dalla Iarc come sostanze dannose per l’organismo.

Diagnosi e trattamenti

Il trattamento delle complicazioni da assunzione o esposizione ad antiblastici, non è facile da gestire, in quanto muta da soggetto a soggetto.

La diagnosi prevede degli specifici esami post-chemioterapici per valutare l’effettiva entità della risposta dell’organismo. Anche la figura sanitaria può essere esposta a sviluppare delle risposte all’esposizione ad antiblastici, per questa ragione è bene seguire alcune misure specifiche:

  • mantenere un certo grado di igienicità dei laboratori o ambienti di lavoro;
  • utilizzare adeguati strumenti protettivi;
  • assumere dei comportamenti di sicurezza da parte degli operatori sanitari.

 

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Risarcimento danni per esposizione ad antiblastici

L’esposizione ad antiblastici può essere dannosa anche per gli operatori sanitari, i quali possono essere risarciti del danno nella misura in cui l’ambiente di lavoro non sia risultato adeguato alla manipolazione di chemioterapici. È importante diventare responsabili e consapevoli in relazione ai rischi che questi farmaci possono avere sulla persona.

È sempre opportuno affidarsi ad un team di esperti, per capire con certezza come muoversi. Anche se la legge non esplicita che la natura di queste sostanze sia tossica, esistono alternative legali che fanno riferimento alla tutela del lavoratore. Facendo appello ai diritti del lavoratore, infatti, è possibile ottenere un indennizzo pari all’entità della malattia professionale che è stata contratta.

Lo Studio Legale Bombaci & Partners è in grado di assistere in modo professionale ed efficace tutti coloro che abbiano riportato danni da esposizione ad antiblastici, al fine di ottenere un equo risarcimento danni Torino. 

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