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Danni Psicologici

Risarcimento Danni Psicologici a Torino: informazioni e consulenza su StudioLegaleRisarcimentoDanni.it degli avvocati Bombaci e Laganà

Introduzione e nozioni generali

Parlando di risarcimento per danni psicologici s’intende la pretesa fatta valere in sede giudiziale da parte della presunta vittima allo scopo di tutelare le condizioni psico-fisiche potenzialmente lese dall’evento in esame. Occorre precisare che, a differenza di altri tipi di liquidazione di somme conseguenti ad una sentenza, in questo caso ci si riferisce al risarcimento danni come ad un atto di natura consolatoria, non compensatrice nè in grado di ripristinare la situazione ex ante.

Le ingiurie subite si possono fin da subito distinguere in danni patrimoniali (quindi calcolabili sulla base del danno emergente e del lucro cessante) e danni non patrimoniali.

Danni non patrimoniali: distinzioni

È proprio all’interno di questa macrocategoria che possiamo operare un’ulteriore divisione, con riferimento alla valutazione medica della lesione e delle relative conseguenze sul piano psico-fisico.
Per danno biologico, che trova il proprio appiglio normativo nella fonte gerarchicamente più elevata nell’ordinamento italiano, ossia nell’art. 32 della Costituzione, s’intende la patologia psichica post evento traumatico. La durata stimata per questo tipo di lesione varia da uno a due anni.

Il danno morale, compreso nei danni di cui all’articlo 2059 del codice civile, è invece un turbamento soggettivo, un disagio sorto sempre in conseguenza al fatto oggetto della controversia. La sua natura è tuttavia transitoria, breve, poichè è destinata a riassorbersi col passare del tempo. Generalmente il risarcimento per danni morali è stabilito dall’organo giudicante in via equitaria.

Da ultimo troviamo il danno esistenziale, categoria che è entrata a far parte del danno non patrimoniale solo di recente. Con questo termine viene a delinearsi quella che viene definita una compromissione dello stile di vita, che colpisce l’apparato relazionale della vittima come le opportunità di vita future.

Si tratta di una lesione duratura: questo aspetto è ciò che lo differenzia dagli altri due tipi di danno, dal momento che non è configurabile come una malattia, ma semplicemente come una conseguenza che non attiene alla sfera psichica dell’individuo, ma che produce i propri effetti in modo permanente.

Riassumendo: affinché la vittima possa ottenere un risarcimento per danni psicologici è necessario che si verifichino dei presupposti previsti per la fattispecie. Innanzittutto, l’evento causale: il fatto deve essere antecedente la lesione, necessario e sufficiente a provocarla.

In secondo luogo troviamo il nesso, che deve intercorrere tra colui che ha provocato l’evento lesivo e la vittima; infine va menzionata la conseguenza, ovvero il danno.

Note giurisprudenziali

Trattando il tema sul risarcimento per danni psicologici non si può non menzionare alcune recenti decisioni giurisprudenziali, che hanno contribuito allo sviluppo del tema anche in termini di calcolo della liquidazione.

Nella sentenza 21939/2017 la Cassazione ha reintrodotto, dopo un parziale abbandono, il criterio della personalizzazione del danno, determinato sulla base dell’esperienza di vita della vittima: in questa circostanza è stato utilizzato il sistema tabellare per il risarcimento del soggetto leso, ossia un metodo standardizzato di liquidazione che può subire variazioni a seconda del caso concreto.

Si è stimato, ad esempio, che se il danneggiato è una vittima di 30 anni che ha subito lesioni permanenti, il risarcimento non patrimoniale può ammontare a €270.115,00, con un’eventuale maggiorazione del 25% ove ricorrano delle aggravanti specifiche.

Sempre la Cassazione, III Sezione Civile, con sentenza 20795/2018, ha effettuato un’ulteriore distinzione ai fini della liquidazione.

La determinazione della somma, in questo caso, è stata eseguita attraverso il calcolo separato di una serie di fattori: vanno considerati, oltre alla misura standard del risarcimento, anche la sfera morale e l’aspetto dinamico relazionale.

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