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Risarcimento danni da aggressione

Risarcimento danni da aggressione

Cosa accade se vieni aggredito? Si concretizza un reato? Si può ottenere un risarcimento danni da aggressione?

Il reato si concretizza eccome. Anche se nel nostro ordinamento non esiste il reato di aggressione, ci sono altri due tipi di reati che lo comprendono: percosse e lesioni personali.

Il reato di percosse

Il reato di percosse sussiste quando una persona causa dolore fisico ad un’altra, con un gesto violento, pur senza provocare conseguenze significative.

Questi gesti sono commessi con dolo, ovvero con l’intenzione di nuocere alla vittima, vengono puniti con la reclusione fino a sei mesi, dopo querela da parte della persona danneggiata.

Il reato di lesioni personali

Il reato di lesioni personali ha una gravità maggiore e si configura quando le azioni violente causano alla vittima gravi malattie fisiche o psichiche. La reclusione va dai sei mesi ai tre anni.

Le lesioni, secondo il pensiero giurisprudenziale, si differenziano in lievissime, lievi, gravi e gravissime. Nel caso di lesioni lievissime, si procede tramite querela, mentre per le altre tipologie di reato si procede con denuncia.

Come ottenere il risarcimento danni da aggressione?

 

Per ottenere il risarcimento in caso di aggressione e di lesioni personali, si può agire in due modi secondo il nostro ordinamento:

  • Costituirsi parte civile nel procedimento penale;
  • Non costituirsi parte civile nel procedimento penale, ma procedere con una parallela azione civile.

Come ottenere il risarcimento in caso di aggressione, costituendosi parte civile nel procedimento penale

 

La costituzione di parte civile permette alla vittima di aggressione di esercitare l’azione civile (di richiesta del risarcimento danni appunto) senza instaurare un procedimento diverso, ma all’interno del procedimento penale.

Le norme che disciplinano la costituzione di parte civile si trovano negli articoli 74 e successivi del codice di procedura penale.

Attraverso questa azione, la vittima, adeguatamente assistita da un legale, potrà ottenere il risarcimento dei danni subiti e la restituzione di ciò che eventualmente ha perso.

La costituzione di parte civile è una scelta volontaria e opzionale nel contesto del procedimento penale. La persona danneggiata potrebbe anche decidere di non seguire questa strada e di intentare un’azione civile separata per ottenere il risarcimento del danno subito a causa del reato.

Come ottenere il risarcimento danni da aggressione, con un’azione civile

 

Come abbiamo detto, la vittima di aggressione potrebbe decidere di non costituirsi parte civile nel processo penale, ma di far partire una parallela azione civile per richiedere il risarcimento del danno.

Il principio fondamentale per il risarcimento dei danni derivanti dalle lesioni personali è stabilito nell’articolo 2043 del codice civile, il quale afferma che “chiunque, con azione dolosa o colposa, arreca ingiustamente un danno a terzi, è obbligato a risarcire il danno causato”.

L’interpretazione dell’articolo 2043 del Codice Civile, chi aggredisce un’altra persona e gli causa un danno, è responsabile del risarcimento dei danni provocati.

Questa è la norma generale su cui si basa la responsabilità civile e l’eventuale processo civile per l’ottenimento del risarcimento.

In caso di aggressione, quali danni possono essere risarciti?

 

Il danno da risarcire, in caso di aggressione, potrebbe essere patrimoniale e non patrimoniale.

Il primo si suddivide in danno emergente (le perdite economiche con nesso diretto all’azione violenta subita) e lucro cessante (il mancato guadagno derivante dall’incapacità di continuare il proprio lavoro).

Il danno non patrimoniale, invece, si suddivide in danno biologico, esistenziale e morale.

Il danno biologico consiste nei danni fisici e e psicologici subiti dalla vittima, inclusi eventuali gradi di invalidità e il periodo di temporanea inabilità. Per valutare l’entità del danno biologico, si utilizzano tabelle uniformi diffuse dall’Osservatorio della Giustizia e utilizzate in tutti i processi.

Il danno esistenziale è il peggioramento della qualità della vita del danneggiato dopo l’aggresione. Ad esempio l’impossibilità di svolgere il suo sport preferito, i suoi hobby, di viaggare, e così via.

Il danno morale è inerente alla sofferenza interiore subita dalla vittima a causa dell’aggressione.

I parenti della vittima possono anche agire per ottenere il risarcimento per danni morali nel caso in cui il loro stato emotivo sia compromesso o debbano prendersi cura della vittima di aggressione, in caso di invalidità per esempio.

Risarcimento in caso di aggressione: quanto è importante farsi seguire da un legale esperto

In caso di aggressione e lesioni personali, è estremamente importante farsi assistere da un legale, sia se si è parte civile in un processo penale, sia se si decide di procedere con un processo civile parallelo per ottenere il risarcimento danni.

Il legale aiuterà la vittima a costituirsi parte civile nel processo penale, presentando una richiesta di risarcimento danni contro l’aggressore. Questo permette alla vittima di essere rappresentata e tutelata legalmente durante l’intero procedimento e di ottenere un giusto indennizzo.

Nel caso in cui si avvii un processo civile per il risarcimento dei danni, l’avvocato aiuterà la raccogliere le prove necessarie, valutare l’entità dei danni subiti e calcolare il giusto importo del risarcimento.

Inoltre rappresenterà la vittima in tribunale e negli eventuali negoziati con l’assicurazione o la controparte per garantire che i suoi diritti siano tutelati e che ottenga un risarcimento adeguato.

L’assistenza legale è fondamentale per garantire che la vittima ottenga la giusta compensazione per i danni fisici, psicologici ed economici subiti a seguito dell’aggressione.

 

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