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Risarcimento danni violenza o molestia sessuali su minori

Risarcimento danni violenza o molestia sessuali su minori

Le conseguenze dell’abuso sessuale e della violenza sui minori possono essere gravi e persistenti per le persone colpite.

I bambini abusati spesso si sentono vergognosi, sporchi, colpevoli, spaventati, confusi e soli. Sebbene non ci siano sintomi chiari e diretti che indichino l’abuso sessuale, possono emergere cambiamenti comportamentali, disturbi psicosomatici e altre manifestazioni.

I sintomi delle vittime potrebbero includere anche ansia, aggressività, cambiamenti nelle prestazioni scolastiche, tendenze all’isolamento, comportamento sessualizzato o autolesionismo.

Alcuni potrebbero sviluppare disturbi alimentari, abusare di sostanze o evitare situazioni sociali.

È essenziale prendere sul serio qualsiasi indicazione di cambiamenti significativi nei bambini e nei giovani. Non tutti i bambini o giovani reagiscono allo stesso modo all’abuso sessuale o alla violenza.

Alcuni potrebbero cercare di nascondere ciò che hanno subito per paura delle conseguenze. In ogni caso, il sostegno e l’attenzione sono fondamentali per aiutare le vittime a superare il trauma.

In caso di abusi su minori, come ottenere il risarcimento danni?

 

Un adulto che commette atti sessuali con minorenni è responsabile del risarcimento dei danni anche in assenza di una condanna penale. 

Mentre nel processo penale, infatti, vige il principio di colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio, nel processo civile è sufficiente il criterio del “più probabile che non” per ottenere un risarcimento.

Questo principio giurisprudenziale è stato ribadito dalla Cassazione in una recente sentenza. Nonostante nel processo penale le prove raccolte fossero state ritenute insufficienti per condannare l’imputato, sono state ritenute sufficienti per ottenere il risarcimento in sede civile.

Tra queste prove figurano le dichiarazioni della vittima e dei testimoni, oltre all’accertamento peritale eseguito dal consulente tecnico nominato nel processo.

Ovviamente, sebbene ottenere il risarcimento in sede civile sia più semplice, è indispensabile sempre dimostrare il nesso causale tra i danni subiti e il fatto illecito che li ha causati. Nella vicenda di cui sopra il risarcimento è stato di 140.000 euro.

Questo non significa che il minore vittima di abusi o violenza e la sua famiglia, debbano rinunciare al processo penale. È’ una scelta personale e non giudicabile

Nel caso in cui si approccino al procedimento penale, per ottenere il risarcimento dei danni dovranno costituirsi parte civile.

Risarcimento ottenibile tramite costituzione di parte civile

 

La costituzione di parte civile consente alla vittima abusi sessuali o violenze, e alla sua famiglia, di esperire l’azione civile, volta a richiedere il risarcimento dei danni subiti, all’interno del procedimento penale, evitando così di avviare un procedimento separato.

Le norme che regolano la costituzione di parte civile si trovano negli articoli 74 e seguenti del codice di procedura penale.

Attraverso questa azione, la vittima, assistita adeguatamente da un avvocato, potrà ottenere il risarcimento dei danni subiti.

Anche nel caso di assoluzione dell’imputato, la vittima potrebbe decidere di iniziare un procedimento civile e ottenere il risarcimento adeguato, come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente.

Quali sono i danni risarcibili nel caso di abusi o violenza su minori?

Sarà risarcibile il danno biologico riguardante i danni fisici e psicologici subiti dalla vittima.

Il danno esistenziale, ovvero il peggioramento della vita del minore, la sua incapacità di svolgere le normali attività come andare a scuola, uscire con gli amici, avere una relazione, viaggiare

E infine il danno morale, connesso alla sofferenza interiore che la vittima purtroppo sperimenta dopo l’abuso.

Anche i genitori del minore abusato hanno diritto al risarcimento

Secondo una sentenza della Corte di Cassazione del 23 ottobre 2007, in caso di abuso subito da un figlio minore, anche i genitori hanno il diritto di ottenere il risarcimento del danno.

Il risarcimento sarà sia patrimoniale, per le spese sostenute per terapie psicologiche a favore della vittima, sia non patrimoniale,  per la paura, il timore, l’ansia, la tristezza, la preoccupazione e il dolore provato.

Questo diritto al risarcimento si basa sul “rapporto affettivo che unisce i parenti prossimi alla vittima”.

La Cassazione sottolinea che il “riconoscimento dei diritti della famiglia” deve essere interpretato in senso lato e deve tenere presenti anche i valori e i sentimenti che ispirano il rapporto familiare.

In poche parole: se un figlio subisce un danno di tale portata, il dolore si riflette inevitabilmente sui genitori.

L’importanza di farsi assistere da un legale specializzato per ottenere un giusto risarcimento

 

Un avvocato specializzato, competente e, in questo caso, soprattutto empatico è fondamentale per assistere la vittima e la sua famiglia.

Il lega potrà fornire una preziosa assistenza alla vittima per costituirsi parte civile nel procedimento penale, presentando una richiesta di risarcimento danni contro il molestatore

Oppure potrà assistere e rappresentare la famiglia e la vittima in un processo civile per ottenere un risarcimento danni adeguato al reato subito.

L’avvocato rappresenterà la vittima in tribunale e si assicurerà che venga tutelata e protetta.

L’assistenza legale è fondamentale per garantire che la persona danneggiata ottenga una giusta compensazione per gli enormi danni subiti a seguito dell’abuso sessuale o della violenza.

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