Foto dei nipoti su Facebook senza autorizzazione dei genitori: zia condannata a risarcire i danni
Tutti dovrebbero sapere che le immagini sono un dato personale e che quindi, per la loro divulgazione, è necessario il consenso dell’interessato, ossia della persona in esse ritratta. Tale consenso è necessario anche quando il soggetto si sia fatto ritrarre volontariamente. Nel caso di minori con età inferiore a 14 anni, il consenso alla pubblicazione deve essere richiesto ai genitori ed ottenuto da entrambi. E’, dunque, sufficiente che anche solo uno di essi non sia d’accordo, per rendere illegittima la pubblicazione delle fotografie.
Foto su Facebook senza autorizzazione: la vicenda della zia condannata a Rieti
Quanto detto in precedenza è sfuggito evidentemente ad una donna di Rieti, che ha pubblicato su Facebook foto e filmati dei suoi nipoti senza il consenso del padre dei bambini, il quale aveva, anzi, espresso più volte la sua contrarietà alla esposizione dei figli sui social network.
Il padre ha così citato in giudizio la donna, evidenziando l’illegittimità della condotta consistita nell’aver pubblicato sul noto social network ben 52 fotografie e diversi video, che ritraevano i due bimbi, malgrado il dissenso del padre che, addirittura, prima di intentare la causa, aveva anche inviato una diffida alla signora, intimandole la rimozione di quanto pubblicato.
Ad aggravare la posizione della donna si sono aggiunti due elementi:
– la durata della esposizione, in quanto la donna non aveva rimosso la pubblicazione neppure dopo aver ricevuto una diffida;
– la portata della esposizione, poiché le foto erano state condivise in modalità “pubblica”.
Il Giudice ha, così, condannato la signora a risarcire 5 mila euro al padre dei bambini (Tribunale di Rieti, sentenza n. 443 pubblicata il 17 ottobre 2022), ritenendo che la pubblicazione delle foto dei minori senza il consenso del genitore configurasse una lesione alla riservatezza dei bambini che ha il suo fondamento giuridico nella legge 176/1991 che ha ratificato in Italia la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, nonché nell’articolo 10 del codice civile e nell’articolo 2 della Costituzione.
Come detto all’inizio di questo articolo, infatti, le fotografie costituiscono un dato personale e, pertanto, la loro diffusione rappresenta una sovraesposizione della vita privata. E’ necessario, dunque, tutelare il diritto alla riservatezza, non pubblicando le fotografie delle persone senza il loro consenso. Per completezza, bisogna precisare che non è necessario un consenso scritto, essendo sufficiente che lo stesso venga prestato anche verbalmente.
Foto sui social:Â quando non serve il consenso?
Non serve il consenso quando la persona ritratta è famosa, oppure quando si tratta di avvenimenti svolti in pubblico. Ad esempio, non serve il consenso se la foto ritrae un cantante che si esibisce o un politico mentre partecipa ad un comizio, o, ancora, una persona ripresa mentre partecipa a una manifestazione pubblica.
La pubblicazione della foto è però, anche in questi casi, vietata senza consenso, se è idonea ad arrecare un pregiudizio all’onore, alla reputazione o al decoro del soggetto ritratto (si pensi, ad esempio, al personaggio famoso fotografato mentre ha un malore).
Se ritieni di aver subìto un danno da illegittima pubblicazione di foto o diffusione di dati su internet, contatta il nostro studio legale per ricevere una valutazione preliminare gratuita del tuo caso.
teresa de stefano05/09/2023Ho trovato l'avvocato Bombaci: competente, disponibile e conciso.Fulvio Fulvio14/08/2023Ottimo lavoro svolto per il recupero danni assicurativi! Intermediazione legale perfetta. Consiglio vivamente.Andrea Giordano21/07/2023Avvocato preparatissimo, molto chiaro e disponibileisabella ventrice14/07/2023Se si potessero dare 10 stelle lo farei. Ho avuto un problema con la mia dipendente, ho chiamato l’avvocato Alessio Bombaci e lo stesso giorno è riuscito a trovare il tempo per ascoltare la mia problematica e cercare di risolverla. Molto professionale e si vede molto che è una persona che sa quello che fa. E se per caso non è convinto di qualcosa, fa in modo subito di capire quel che é giusto. Più che onesto e disponibile per risolvere quello che mi é successo, si vede che fa il suo lavoro con passione. S dovessi consigliarlo assolutamente SI. Grazie !abe ada23/06/2023GentilissimoElisa Salvadego12/06/2023Persona molto competente ed estremamente disponibile.maryna nimizhan10/06/2023Consiglio questo studio legale perché ho riscontrato dei professionisti competenti e onesti.Sandro Lapunzina30/03/2023Consulenza davvero impeccabile. Tutto mi è stato spiegato con calma e nei minimi dettagli. Grazie milleValutazione complessiva Google 5.0 su 5, in base a 64 recensioni
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