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Nascita indesiderata: anche il padre ha diritto al risarcimento del danno?

Solitamente la nascita di un bambino รจ considerata uno degli eventi piรน belli che possano accadere nella vita. Tuttavia, succede sempre piรน di frequente che, nonostante i progressi della scienza che consentono di monitorare al meglio lโ€™andamento della gravidanza, si verifichino nascite di bambini affetti da gravi patologie, tali da condizionarne la loro vita e quella dei genitori.

In materia di procreazione si riscontrano diverse problematiche giuridiche; tra le piรน rilevanti vi รจ proprio quella della risarcibilitร  dei danni derivanti dalle c.d. โ€œnascite indesiderateโ€.

In particolare, lโ€™ipotesi che si sta per analizzare รจ quella in cui, durante il periodo di gestazione, il medico ha colpevolmente omesso di diagnosticare o di comunicare alla donna eventuali malformazioni ed altre anomalie del feto.

Le โ€œnascite indesiderateโ€

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Con lโ€™espressione โ€œnascite indesiderateโ€ si fa riferimento a quelle nascite che avvengono โ€œcontroโ€ la volontร  dei genitori che, a causa del comportamento colposo del medico, non sono stati messi in condizione di intraprendere una scelta consapevole e informata sulla continuazione o sullโ€™interruzione volontaria di gravidanza.

Lโ€™errore dello specialista consiste nel non aver riscontrato la sussistenza di patologie del concepito o nel non aver messo al corrente la gestante. Dallโ€™errore medico possono derivare conseguenze gravissime, quale la lesione del diritto della madre di esercitare in modo consapevole la sua scelta di proseguire o porre fine alla gravidanza.

Il diritto allโ€™autodeterminazione

Va ricordato, infatti, che la legge n. 194/1978 (Norme per la tutela sociale della maternitร  eย sull‘interruzione volontaria della gravidanza) disciplina il diritto della donna in stato interessante di interrompere la gravidanza al ricorrere di determinati presupposti, tra i quali viene annoverataย  proprio lโ€™ipotesi di previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. Tale prerogativa va ricondotta nel piรน ampio diritto ad una procreazione cosciente e responsabile.

Ed infatti, posto che la nascita di un figlio affetto da gravi malformazioni andrร  sicuramente a stravolgere la vita di chi lo dร  alla luce, va tutelato il diritto della donna allโ€™autodeterminazione; in altri termini, va riconosciuto il diritto della donna di non mettere al mondo un figlio non sano.

Il diritto della gestante al risarcimento del danno

In materia di โ€œnascite indesiderateโ€, lโ€™orientamento giurisprudenziale dominante รจ a favore della configurabilitร  del diritto al risarcimento a favore della madre.

La pazienteย che, rivoltasi al medico per sottoporsi ad accertamenti diagnostici, non sia stata messa in condizioni di conoscere il proprio quadro clinico, puรฒ agire nei confronti del medico (e della struttura sanitaria) per ottenere il risarcimento del danno derivante da colpa professionale, ossia dallโ€™inadempimento di unโ€™obbligazione da contratto, instauratosi al momento della richiesta di trattamento. Il danno, cosรฌ delineato, costituisce conseguenza immediata e diretta dellโ€™inadempimento del medicoย  ex art. 1218 c.c.

Ai fini della risarcibilitร  del diritto allโ€™autodeterminazione deve sussistere un nesso di causalitร  tra la condotta imperita del ginecologo e la nascita del bambino malformato: la nascita indesiderata deve essere riconducibile, sotto il profilo causale, al comportamento colposo del medico.

La Suprema Corte ha fornito delle precisazioni in merito allaย ripartizione dellโ€™onere probatorio stabilendo la necessitร  di provare, anche tramiteย lโ€™utilizzo di presunzioni, ย โ€œche, ove fosse stata tempestivamente informata dellโ€™anomalia fetale, la madre avrebbe esercitato la facoltร  dโ€™interrompere la gravidanza โ€“ ricorrendone le condizioni di legge โ€. Dunque la gestante deve provare (anche in via di probabilitร  statistica) che, se avesse saputo delle condizioni patologiche del feto, avrebbe ragionevolmente abortito e che, dunque, la nascita indesiderata e ingiusta รจ conseguenza dallโ€™omessa osservanza degli obblighi professionali del medico.

Il diritto del padre al risarcimento del danno

Ammessa la risarcibilitร  a favore della madre dei pregiudizi derivanti dallโ€™inesatta esecuzione della prestazione sanitaria, si รจ discusso della eventuale pretesa risarcitoria anche in capo al padre del bambino nato con malformazioni.

Le piรน recenti pronunce della giurisprudenza (Cass. III, ord. 5.2.2018, n. 2675) avallano la risarcibilitร  anche dei danni sofferti dal padre a causa della nascita di un bambino non sano, le cui anomalie non siano state tempestivamente diagnosticate dal medico.

Ed infatti, seppure il rapporto giuridico si instaura tra la gestante ed il medico, il padre del nascituro รจ direttamente coinvolto in tale rapporto e deve considerarsi soggetto beneficiario della prestazione medica e dei doveri derivanti dalla professione. Ciรฒ in quanto, la negazione del diritto della gestante ad una procreazione responsabile รจ strettamente collegata alla lesione del diritto della coppia alla programmazione familiare.

La Cassazione , intervenuta sul caso di specie, ha precisato che ยซ agli effetti negativi delle condotta del medico ed alla responsabilitร  della struttura in cui egli opera, non puรฒ ritenersi estraneo il padre, il quale deve perciรฒ, considerarsi tra i soggetti protetti e , quindi, tra coloro rispetto ai quali la prestazione mancata o inesatta รจ qualificabile come inadempimento, con il correlato diritto al risarcimento dei conseguenti danni, immediati e diretti, fra i quali deve ricomprendersiย il pregiudizio di carattere patrimoniale derivante dai doveri di mantenimento dei genitori nei confronti dei figliยป.

Viene cosรฌ definitivamente sancito che lโ€™erronea diagnosi relativa al concepito, con conseguente nascita indesiderata, obbliga il medico a risarcire i danni, non solo alla madre, ma anche al padre che dovrร  provvedere al mantenimento e allโ€™educazione del figlio. Inoltre, il padre gode del diritto di esplicare la propria individualitร  allโ€™interno di un nucleo familiare sereno e stabile, diritto che viene leso dallโ€™incombenza di preoccupazioni, rinunce e angosce che la nascita di un bambino malato e non voluto potrebbe cagionare.

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